Comitato Pro Ospedale Reventino: “Cacciatore salvo per miracolo”

Soveria Mannelli – “Una battuta di caccia al cinghiale, giovedì scorso, rischia di finire in tragedia”, per ,le croniche carenze logistiche dell’ospedale di Soveria Mannelli. A riferire l’accaduto è Antonio Maida, presidente del comitato pro ospedale del Reventino. “Nelle zone di Marignano – racconta Maida – un cacciatore viene raggiunto da una colpo che gli frantuma parte dell’arteria femorale. Si deve registrare la tempestività degli altri cacciatori, scaltri a fermare l’emorragia praticando una forte legatura all’arto. Intanto viene chiamato il 118, ma l’ambulanza di Soveria è impegnata in un altro caso. Quindi la centrale invia l’ambulanza di Rogliano, ma non c’è tempo da perdere, l’ambulanza è ancora lontana e il malcapitato viene trasportato al Pronto Soccorso di Soveria con una delle macchine dei cacciatori, dove i medici cercano in tutti i modi di saturare la ferita riuscendovi”.
“Servono intanto analisi cliniche – prosegue Maida nel suo racconto – fondamentale l’emocromo, ma non è possibile visto che il laboratorio è chiuso probabilmente per mancanza di personale e della reperibilità. Intanto l’ambulanza di Soveria è ancora indisponibile, e arriva quella di Rogliano in ospedale che trasferisce l’uomo a Cosenza. Una tragica battuta di caccia che ancora una volta si risolve per situazioni provvidenziali. Rimane inaccettabile come questo contesto conti su una sola ambulanza, senza il supporto di un’ulteriore unità di presidio, e come la diagnostica del laboratorio fondamentale in un Pronto Soccorso non sia operativa nell’arco delle 24 ore. Eppure come Comitato è da anni che facciamo presente tali anomalie, senza avere nemmeno una risposta, da parte di chi amministra l’Asp”.