Lamezia: ripartito corso difensori d’ufficio con avvocato Ferraro
Lamezia Terme – È ripartito il corso per difensori d’ufficio organizzato dalla Camera Penale di Lamezia Terme, che non poteva non iniziare omaggiando l’Avvocato Francesco Pagliuso ed in particolare la dedizione e l’impegno con cui ha voluto che la Camera Penale fosse tra le prime ad abilitare i nuovi Difensori d’Ufficio, nella consapevolezza che la specializzazione e l’aggiornamento professionale fosse l’unico modo per “essere” avvocati. Ad occuparsi della presentazione del corso è stato l’Avvocato Anna Moricca, responsabile del comitato scientifico della Scuola Territoriale della Camera Penale, che ha rivolto ai presenti i saluti del Presidente della Camera Penale Avvocato Pino Zofrea, ed ha illustrato il programma di questo corso che si svilupperà in due anni con interventi di assoluto spessore giuridico. La lezione di ieri è stata tenuta dall’Avvocato Aldo Ferraro, che, dopo avere ricordato l’amico Francesco Pagliuso e quanto per lui fosse importante condividere il proprio sapere con i più giovani, si è occupato della notizia di reato e delle indagini preliminari, illustrando alla folta platea di giovani avvocati la trama complessiva cui è ispirato il nostro sistema processuale, con particolare riferimento alle attività di ricerca delle notizie di reato che Pubblico Ministero e Polizia Giudiziaria possono compiere d’iniziativa, nonchè alle scansioni procedurali che caratterizzano le indagini preliminari. L’Avvocato Ferraro si è poi soffermato sulle principali pronunce rese dalla Corte di Cassazione in materia di individuazione del termine di decorrenza della durata massima delle indagini, e delle lacune normative nella parte in cui è consentito che un soggetto nei cui confronti sia stato instaurato un procedimento penale poi conclusosi con un decreto di archiviazione, non abbia diritto di sapere chi e perchè lo abbia denunciato, anche al fine di denunciare, eventualmente, per calunnia chi lo aveva ingiustamente accusato. Il relatore ha infine affrontato la complessa disciplina dell’incidente probatorio e degli accertamenti tecnici, ripetibili e non, che possono essere disposti durante le indagini preliminari, ponendo l’attenzione dei colleghi sull’attività pre-procedimentale, da cui potrebbero emergere possibili notizie di reato. La prossima lezione si terrà venerdì prossimo, sempre alle 17:30, per discutere di “Difensore d’Ufficio: immanenza della nomina ed incompatibilità”.
Lamezia Terme – È ripartito il corso per difensori d’ufficio organizzato dalla Camera Penale di Lamezia Terme, che non poteva non iniziare omaggiando l’Avvocato Francesco Pagliuso ed in particolare la dedizione e l’impegno con cui ha voluto che la Camera Penale fosse tra le prime ad abilitare i nuovi Difensori d’Ufficio, nella consapevolezza che la specializzazione e l’aggiornamento professionale fosse l’unico modo per “essere” avvocati. Ad occuparsi della presentazione del corso è stato l’Avvocato Anna Moricca, responsabile del comitato scientifico della Scuola Territoriale della Camera Penale, che ha rivolto ai presenti i saluti del Presidente della Camera Penale Avvocato Pino Zofrea, ed ha illustrato il programma di questo corso che si svilupperà in due anni con interventi di assoluto spessore giuridico. La lezione di ieri è stata tenuta dall’Avvocato Aldo 
Ferraro, che, dopo avere ricordato l’amico Francesco Pagliuso e quanto per lui fosse importante condividere il proprio sapere con i più giovani, si è occupato della notizia di reato e delle indagini preliminari, illustrando alla folta platea di giovani avvocati la trama complessiva cui è ispirato il nostro sistema processuale, con particolare riferimento alle attività di ricerca delle notizie di reato che Pubblico Ministero e Polizia Giudiziaria possono compiere d’iniziativa, nonchè alle scansioni procedurali che caratterizzano le indagini preliminari. L’Avvocato Ferraro si è poi soffermato sulle principali pronunce rese dalla Corte di Cassazione in materia di individuazione del termine di decorrenza della durata massima delle indagini, e delle lacune normative 
nella parte in cui è consentito che un soggetto nei cui confronti sia stato instaurato un procedimento penale poi conclusosi con un decreto di archiviazione, non abbia diritto di sapere chi e perchè lo abbia denunciato, anche al fine di denunciare, eventualmente, per calunnia chi lo aveva ingiustamente accusato. Il relatore ha infine affrontato la complessa disciplina dell’incidente probatorio e degli accertamenti tecnici, ripetibili e non, che possono essere disposti durante le indagini preliminari, ponendo l’attenzione dei colleghi sull’attività pre-procedimentale, da cui potrebbero emergere possibili notizie di reato. La prossima lezione si terrà venerdì prossimo, sempre alle 17:30, per discutere di “Difensore d’Ufficio: immanenza della nomina ed incompatibilità”.
