Lamezia: ad agosto Terina potrebbe “risorgere”

scavi-terina28-di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – E’ previsto per fine agosto la consegna dei lavori sugli scavi di Terina. La città magno-greca vedrà la luce e soprattutto potrà essere visitata. Due strade principali e due case private sono “riemerse” dagli scavi in località lardini di Renda. Il team di esperti dell’impresa esecutrice, Samantha Castelli e gli archeologi Stefania Mancuso e Mattia Berton, hanno “aperto” le porte del cantiere ai primi curiosi. “Siamo contenti perché gli scavi ci stanno confermando anni e anni di studi”, ha detto l’architetto del comune di Lamezia, Laura Abramo, mentre la direttrice tecnica della Cooperativa Archeologia ha spiegato nel dettaglio il progetto, “abbiamo ricevuto un finanziamento europeo di 1 milione di euro, i lavori scavi-terina28-01interesseranno l’area di scavo, ovviamente, ma anche l’area circostanza, prevedendo parcheggi e ingresso con stand illustrativi”. Un viaggio nel V secolo, quello condotto dagli archeologi Mancuso e Berton, passando per le due strade principali della città e attraverso le “stanze” delle case. “Terina, seppur ha avuto una vita breve, – ha spiegato la dottoressa Mancuso – fu una città ricchissima, questo è dimostrato dalla sua stupenda monetazione”. Anche se della città magno-greca poco si conosce, questi scavi hanno permesso di “raccogliere cocci” di una città di cui per troppo tempo si è persa memoria. “Il nostro compito è quello di scavare con infinita pazienza – ha chiosato il dottor Berton – non vogliamo rischiare di perdere niente”. Previsto un altro giornata di “cantiere aperto” per il 7 luglio prossimo. Scoperta per caso, nel 1997, e dopo cinque campagne di scavi, finalmente la sub-colonia di Crotone potrebbe “raccontare” la sua storia a chi vorrà ascoltarla.